“Il mio avatar digitale China Tracy vive nel mondo virtuale. Nel teatro dell’opera, l’enorme ritratto ricorda una scultura silenziosa. China Tracy è silenziosa e compassionevole, come una statua di Buddha. Osserva silenziosamente il mondo reale attraverso il pesante strato del sipario, senza dare alcuna risposta. Cao Fei museum in progress è orgoglioso di presentare il 25 “Tenda di sicurezza” all’Opera di Stato di Vienna: Il nuovo angelo di Cao Fei.
“Safety Curtain” è una serie espositiva ideata da museo in corso, che dal 1998 trasforma il sipario di sicurezza dell’Opera di Stato di Vienna in uno spazio espositivo per l’arte contemporanea. La giuria (attualmente: Daniel Birnbaum, Bice Curiger e Hans Ulrich Obrist) seleziona gli artisti le cui opere di 176 metri quadrati sono presentato all’Opera di Stato per una stagione e può essere visto da più di 600.000 visitatori. Gli artisti precedenti includono Tauba Auerbach, Thomas Bayrle, David Hockney, Martha Jungwirth, Jeff Koons, Maria Lassnig, Beatriz Milhazes, Rirkrit Tiravanija, Rosemarie Trockel, Cy Twombly, Kara Walker, Carrie Mae Weems e altri.
In occasione del progetto “Cortina di Sicurezza”, a edizione firmata di Cao Fei (C-print dietro vetro acrilico) è stato pubblicato da museum in progress. Questa edizione fa parte di una serie di edizioni straordinarie che museum in progress ha realizzato con artisti come Alighiero e Boetti, Hans-Peter Feldmann, Dominique Gonzalez-Foerster, Joan Jonas, Peter Kogler, Beatriz Milhazes, Olaf Nicolai e Carrie Mae Weems.
Venere Lau di Il nuovo angelo di Cao Fei:
“Un volto appare nel boccascena. Questo volto appartiene a “China Tracy”, l’avatar dell’artista Cao Fei, l’immagine speculare del suo alter ego. Il derma digitale di China Tracy raccoglie gli stereotipi visivi di una “guerriera”. Anche così, China Tracy non è nata per combattere, né è una simulazione “onesta” di Cao Fei nella vita reale. Dopotutto, è stata creata Seconda vitache è un mondo virtuale senza trame, azioni coreografate né missioni, né la gravità (puoi regolarla) né la morte (anche virtuale) sono certe. In qualità di “residente” di tale regno virtuale, China Tracy vaga nel mondo virtuale guidato dai contenuti degli utenti, alla deriva e teletrasportandosi tra numerose città virtuali, incarnando un’esperienza al di fuori delle dimensioni spaziali convenzionali. L’esperienza incarnata di China Tracy è stata trasformata da Cao Fei in un video machinima (basato su un motore grafico computerizzato) intitolato iMirrorpresentato in anteprima alla 52a Biennale di Venezia, dove il pubblico ha interagito con China Tracy in un padiglione gonfiabile a più cupole, guardandosi l’un l’altro nella cavità relativa tra il virtuale e il reale […] China Tracy è un nuovo angelo del nostro tempo, che immagina l’eterno presente in cui gli eventi appaiono, germogliano e collassano simultaneamente nelle comunicazioni in tempo reale; pur essendo spinto verso il vuoto oscuro dove i futuri speculativi, incarnati dal passato RMB Cittànon sono ancora venuti alla luce”.